"Sarah, Susanne e lo scrittore"
Éric Reinhardt
Fazi Editore
Perché Sarah chiede ad uno scrittore di riscrivere la sua storia?
Cosa sta cercando?
Ha superato i quarant'anni, un marito, due figli, un buon lavoro.
Certamente il tumore che l'ha colpita le ha fatto perdere fiducia in sé stessa.
Ma c'è dell'altro che emerge man mano che il romanzo che dovrebbe rappresentarla va prendendo forma.
A farle da doppio Susanne che come lei si trova nel dilemma di comprendere cosa si è frantumato nel matrimonio.
Quando i dubbi si fanno certezze per le due donne è tempo di prendere decisioni.
"Sarah, Susanne e lo scrittore", pubblicato da Fazi Editore grazie alla traduzione di Anna D'Elia, gioca molto sullo sdoppiamento di personalità.
Ma l'obiettivo di Éric Reinhardt è quello di mostrarci che realtà e finzione spesso sono risvolti della stessa medaglia e che solo prendendo le distanze dal proprio Io si riesce a comprendere cosa si vuole dalla vita.
Il romanzo presenta qualche asperità nella lettura dovuta a questo continuo cambiamento di prospettiva ma vale la pena di arrivare al finale perché è nella catarsi delle protagoniste che viene espressa la capacità tutta femminile di reinventarsi costi quel che costi.
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