"La preda"
Damon Galgut
Edizioni e/o
"Camminò. Sopra passò la notte e lui continuò ad andare verso nord al suo ritmo che diventava sempre più lento. La luna sorse un po’ prima dell’alba e pendeva sbilenca davanti a lui come qualcosa a cui aspirava, ma poi il sole sorse e la luna svanì finché non fu solo un contorno."
Un uomo cammina senza meta.
Il paesaggio arido e incolore fa da sfondo a questo incedere incerto.
"La preda", pubblicato da Edizioni e/o grazie alla traduzione di Tiziana Lo Porto, vincitore del Booker Prize 2021, è enigmatico, inquietante, misterioso.
La scrittura di Damon Galgut è asciutta, essenziale.
Il ritmo narrativo compone un pericoloso cerchio dove sono intrappolati i personaggi.
Un omicidio, uno scambio di identità e una fuga.
Un romanzo sull'identità perduta, sulla colpa e sulla perdita di umanità.
Un gioco perverso attraversa le pagine mostrando la fragilità della personalità, il rischio di non riconoscersi, la necessità di fuggire da sé stessi.
Angosciante e molto denso, il libro va letto senza lasciarsi influenzare dalla trama che è un pretesto per entrare nelle dinamiche della psiche confusa del nostro tempo.
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