"La vagabonda"
Gabrielle Colette
L'Orma Editore
"E se di tutto il mio riflesso non restasse che una sbavatura di colore, appiccicata allo specchio, come una lunga lacrima fangosa?"
La scrittura di Gabrielle Colette è carnale, visiva, esplosiva.
Siamo grati a Lorma Editore che con un nuovo progetto editoriale permette al lettore di entrare nel mondo di una scrittrice che attraverso la parola ha creato un linguaggio femminile affilato, pungente, critico.
"La vagabonda", tradotto brillantemente da Camille Diez è curato da Daniela Brogi, racconta l'esistenza di Renée Néré, che stanca dei tradimenti del marito, decide di occuparsi personalmente della propria sopravvivenza.
Entra nel mondo artistico parigino pur mantenendo il distacco da un ambiente che sente lontano.
Inseparabile compagna è la cagnetta Fossette.
Quando l'amore bussa alla sua porta la protagonista si trova ad un bivio.
Accettare il matrimonio e superare la solitudine o scegliere la libertà.
L'autrice riesce a farci respirare questa dicotomia e utilizzando la prima persona singolare offre al suo personaggio la possibilità di mostrare il vero volto senza maschere.
Il libro rivoluzionario, effervescente di una donna che non si piegò mai alla mediocrità e alla prevaricazione maschile.
Vi invito a leggerlo come una testimonianza che ancora oggi scuote le coscienze e invita a cercare sempre la strada dell'unicità.
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