"Cinema la prima volta", pubblicato da minimumfax, colma un vuoto, un'assenza che chi ha amato Bertolucci percepisce come spaesamento. Bernardo "non ha età e ha tutte le età insieme": le parole di Tiziana Lo Porto nell'accorata postfazione racchiudono l'essenza di un artista che ha saputo rappresentare il nostro tempo. Lo ha fatto con quell'ardore e quella libertà intellettuale che lo rendevano speciale. Leggendo il libro entriamo con lui in sala di regia, condividiamo le sue scelte, percorriamo le sue incertezze, riassaporiamo l'emozione suscitata dai suoi film, quelle pellicole realizzate "non per esprimere pensieri ma per pensare, per capire prima che per imporre." Ogni intervista è una scoperta, il dialogo che ci coinvolge nel profondo. Ci invita a interrogarci sul ruolo dell'arte cinematografica, sulla necessità di rendere l'oggetto scenico proiezione del presente. Da Godart al neorealismo, alla collaborazione...
Le recensioni dei libri che amo