"Figli, figlie" Ivana Bodrožić Sellerio Editore
"Il tempo in mezzo a noi scorreva con fatica, in maniera discontinua. Ciò nonostante ci guardavamo speranzosi negli occhi, ci ostinavamo a cercare risposte, un qualsiasi tipo di intesa. La conversazione era difficile, non parlavamo la stessa lingua, venivamo da dimensioni spazio-temporali diverse, balbettavamo cercando di comprendere il senso del nostro incontro, l’inutilità era toccante."
Il peso di una carne che non ti delimita.
L'immobilità non voluta.
L'impotenza di fronte al corpo che non risponde ai comandi.
È questa la storia di Lucija, dopo un incidente stradale.
Accanto a lei Dorian che ha mutato quel genere troppo stretto e inadeguato.
Voci alterne in un romanzo struggente e bellissimo.
Dopo "Hotel Tito" (Sellerio 2019) torna in libreria Ivana Bodrožić.
"Figli, figlie", pubblicato da Sellerio Editore nella Collana Il Contesto, grazie alla traduzione dal croato di Estera Miočić, ha il coraggio di raccontare la diversità.
Lo fa con pacatezza, senza enfasi, partendo dal vissuto dei personaggi.
La figura più impenetrabile è la madre di Lucija e sarà il suo monologo teso ad aprire uno scorcio di un sociale che non riesce a liberarsi dal patriarcato.
Non c'è una misura che definisca il dolore, solo il bisogno di raccontarsi.
Esserci ed esplorare le incandescenti viscere della mente.
Commenti
Posta un commento