"Pelleossa" Veronica Galletta minimum fax
Sugnu uomo libero, e creatore
Questo è il mio Castello, e iu sugnu Imperatore"
La Letteratura è materia viva e deve essere in continua evoluzione.
Trovare nuove metodologie linguistiche, offrire alternative credibili, rendere reale l'irreale, circoscrivere tempi altri, delimitare la Storia non solo narrando ma creando uno spirito critico, proporre scale valoriali.
Riesce brillantemente in questa complessa impresa Veronica Galletta con la nuova prova narrativa.
"Pelleossa", pubblicato da minimum fax nella Collana Nichel, è un'esplosione di creatività.
Contiene il Nuovo grazie ad una sperimentazione della lingua che lascia esterrefatti.
La comunione di dialetto ed italiano sintetizza lo sforzo e la capacità di trovare formule innovative.
L'ambientazione ricorda i paesaggi siciliani che vengono disegnati con una infinità di dettagli.
Il paesaggio entra nel testo da protagonista e permette alla Sicilia di uscire da abusati luoghi comuni.
L'autrice conosce bene la sua terra, le tradizioni, il modo di pensare, il legame familiare, l'uso dei soprannomi.
Il periodo nel quale si svolge l'azione è delineato attraverso lo sguardo e le esperienze dei personaggi.
La guerra non è un artefatto scenico, è vissuto sofferto.
Commovente l'intreccio dove un adulto e un bambino riescono a costruire una relazione.
Ogni pagina è come un album da sfogliare con calma e l'arte rappresentata dalle teste scolpite è testimonianza di ciò che resta.
Un libro meraviglioso che sa dosare il fantastico attraverso un prezioso cesello di immagini.
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