"Potrebbe far male" Stephanie Wrobel Fazi Editore
"Finché avrò paura non potrò essere libera"
Con "Cara Rose Gold" ( Fazi 2021) siamo entrati nel mondo letterario della scrittrice statunitense Stephanie Wrobel.
Siamo stati attratti dalla rete sottile di rimandi psicologici, dalle inquietudini e dalle mezze verità, dal dilagante bisogno di arrivare alla resa dei conti, al ritmo frenetico di una scrittura lancinante.
Un universo dove la redenzione si prefigura come una chimera mentre sono le ossessive dinamiche affettive a dominare la scena.
Abbiamo atteso la nuova prova letteraria per verificare se ancora una volta l'autrice riuscisse a manipolare la realtà, a mostrarcela in tutta la sua crudezza.
Ci accontenta Fazi Editore proponendo "Potrebbe far male", pubblicato nella Collana Darkside grazie alla preziosa traduzione di Donatella Rizzati.
Un libro che intercala con scioltezza tempi storici diversi e si sviluppa dando voce a due figure femminili.
Sorelle diverse e forse incompatibili cresciute in un habitat oppressivo e pieno di regole.
Natalie sembra la più forte e determinata, Kit cerca sè stessa a "Wisewood, "una briciola al centro di un oceano selvaggio."
Una domanda aleggia come una persecuzione:
"Deve per forza esserci dell'altro".
Trovarlo significa smontare pezzo dopo pezzo il passato, far venire alla luce terribili segreti, liberarsi dal peso della rabbia.
Un finale aperto che permette al lettore di costruire il suo itinerario.
Una cosa è certa: forte è la denuncia ad ogni forma di prevaricazione mentale e fisica.
Un thriller anomalo nella sua ricerca di assoluzione.
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