"Bluets" Maggie Nelson Nottetempo Editore
"Non scegliamo chi o cosa amare, vorrei dire.
Non lo scegliamo e basta."
Scaglie incandescenti compongono "Bluets", pubblicato da Nottetempo Editore grazie alla traduzione di Alessandra Castellazzi.
Frammenti dove poesia e prosa si incontrano, seminano domande, raccontano sogni.
Evocano memorie, deritualizzano il colore, lo liberano dal significato.
Un gioco verbale che sale di tono, tenta l'impossibile traslazione di qualcosa di indefinito in materia narrata.
Fa percepire il desiderio e la passione, la solitudine e il dolore.
Un dolore che nello sfilacciarsi dei fonemi è intimo e violento, tragico e metafisico.
Nelle vibrazioni inquiete della ricerca si prova a ristabilire ordine ma quel colore è maledizione ed incantesimo.
È viaggio nelle terre della fantasia, redenzione di una storia d'amore naufragata, figura geometrica che piano piano perde forma e diventa suggestione.
Maggie Nelson ci porta dove vuole, naviga nelle acque della conoscenza filosofica, incarna un altro modo di concepire la scrittura.
Solo leggendola si possono comprendere le simbologie e le alterazioni sensoriali che l'autrice è capace di regalarci.
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