"Esercizio di obbedienza"
Sarah Bernstein
Codice Editore
"Nei lunghi anni che seguirono l’infanzia continuai a coltivare la solitudine, inseguendo il silenzio fino al suo orizzonte perennemente in fuga, un’impresa che richiedeva, da parte mia, di prestare un’attenzione particolare, di dimenticare me stessa, per consentirmi di mettere in atto la più scrupolosa, la più solerte considerazione dell’altro, di trattare l’altro come il più degno oggetto di contemplazione. Nel corso di questo processo io sarei stata ridotta, semplificata, e alla fine sarei diventata trasparente, avrei persino cessato di esistere."
Voce narrante "figlia minore" da sempre educata a diventare invisibile.
Suo compito è quello di occuparsi dei bisogni della famiglia, addirittura di anticiparli.
Costretta a trasferirsi in un paese del nord per accudire uno dei fratelli entra in contatto con una comunità ostile, pronta ad accusarla di strani eventi che sembrano incubi.
"Esercizio di obbedienza", pubblicato da Codice Editore grazie alla traduzione di Andrea Berardini, finalista al Booker Prize 2023, è un romanzo con tratti surreali descritti con tale maestria da trasmettere uno stato di inquietudine.
A pareggiare questa sensazione la docilità della protagonista che cerca di comprendere le ragioni di colpe che non ha commesso.
È come se la poveretta si trovasse in un incubo amplificato dalle dicerie che la penalizzano.
Le isterie degli animali, la loro improvvisa morte e altri segni illogici diventano atti di accusa.
Sarah Bernstein sa comporre storie dove il surreale e il reale hanno confini sfumati.
Sceglie una figura femminile come simbolo di tutte coloro che vittime di pregiudizi sono state escluse dal consesso sociale.
L'ambientazione, il ritmo narrativo, l'assenza di riferimenti geografici sono stratagemmi letterari necessari per dimostrare a tutte noi che indipendentemente dal contesto dovremo imparare a difenderci, a preservare la nostra identità e a disubbidire.
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