"Il libro dell'acqua e di altri specchi"
Nadeem Aslam
Add Editore
"La guerra annegherà nel calamaio dello scrittore."
Ho scelto una frase che è filo conduttore di "Il libro dell'acqua e di altri specchi", pubblicato da Add Editore grazie alla traduzione dall'inglese di Norman Gobetti.
Splendida la copertina realizzata da Lucrezia Viperina.
Colpiscono i colori e la geometria dei disegni.
Questa interpretazione illustrativa è un'altra delle chiavi di lettura del romanzo.
Una città inventata, Zamana, descritta come fosse vera.
Un luogo dove convergono luci e ombre del Pakistan.
Dove le tenebre dell'ignoranza e del fanatismo vorrebbero spegnere la vita.
Una coppia affiatata, entrambi architetti.
Alla morte di Massud durante uno scontro a fuoco, Nargis deve provare a non disgregarsi.
Il romanzo ha un realismo che disorienta.
Saranno la scrittura e il ritmo della trama a dare vigore a tanto buio.
Nadeem Aslam conosce bene il suo paese e non nasconde il disagio per ogni forma di bigottismo religioso e pseudo culturale.
Racconta il terrore di chi non si adegua al regime e accende una fiammella di speranza.
Saranno gli uomini e le donne comuni a far risplendere la bellezza e la luminosità.
Da leggere assolutamente come documento storico, come analisi antropologica, come occasione di riscatto.
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