"Tutti gli indirizzi perduti"
Laura Imai Messina
Einaudi Editore
"Risa era su quell’isoletta remota del Mare interno di Seto, lontanissima dall’opportunità piú concreta di fare carriera che le si era presentata, ma pronta ad affrontare il rischio che si corre quando si decide di cercare risposta a domande che, rimaste aperte per anni, ci hanno bene o male tenuto salda la scala mentre salivamo dall’infanzia all’adolescenza e ancora piú su, fino all’età adulta."
Cosa spinge Risa a recarsi adAwashima, piccolissima isola che si sta spopolando lentamente?
È il bisogno di ricongiungersi a quella parte di sè bambina quando il padre, postino, con dedizione metteva in connessione persone e luoghi.
Tornare all'ufficio postale dove sono raccolte le lettere che non hanno raggiunto il destinatario significa riannodare legami, ascoltare voci, percepire i silenzi, ricomporre storie interrotte.
"Tutti gli indirizzi perduti", pubblicato da Einaudi Editore, ha il potere di incantare, sussurrare messaggi, ricreare atmosfere.
Ogni missiva è desiderio, voglia di liberare il cuore e la mente, bisogno di aprire una finestra sul mondo.
In un tempo in cui i social hanno spezzato la parola, frantumandola in frasi brevi e spesso senza senso Laura Imai Messina ci regala la magia del linguaggio, il senso profondo della scrittura.
Alla protagonista affida il compito di essere messaggera di luce, quella luce che nei fogli si è celata.
Nella sua scelta si concretizza la necessità di cercare qualcuno e qualcosa che unisca passato e presente.
Un inno alla dolcezza della vera comunicazione, un viaggio nella psiche di uomini e donne che si sono aggrappati tenacemente ai fonemi, hanno creduto nelle relazioni, nei sogni, nella libertà di espressione.
Un testo poetico, emozionante, capace di ridarci il coraggio di vincere il silenzio e di fare spazio all'altro.
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