"La gentile"
Roberta Lepri
Voland Editore
"La carità non basta, la gente va affrancata dal bisogno e questo lo si ottiene solo con il lavoro onesto. Ti mostra la sua abilità nell’organizzare il futuro per gli altri, a partire dalle piccole cose: igiene, educazione, risparmio. Ti regala la speranza di un mondo migliore, è questa la cosa a cui si dedica con passione ogni giorno."
"La gentile", pubblicato da Voland Editore, è uno splendido romanzo storico e sociale.
Ambientato nei primi anni del Novecento tratteggia la figura di Alice Hallgaten, ricca ereditiera americana, realmente esistita, colonna portante di progetti culturali ambiziosi e innovativi.
Educata dallo zio al rispetto delle classi più povere convince il marito, il barone Leopoldo Franchetti, senatore del Regno d'Italia, a finanziare una scuola per i figli dei contadini che non avevano accesso all'istruzione.
Tra le allieve c'è la piccola Ester, discendente di ebrei convertiti.
Oppressa da una madre rigorosa e piena d'odio, costretta ad occuparsi del fratello gemello nato con una menomazione, la ragazzina resta affascinata dalla figura della sua educatrice.
Il romanzo alterna le voci delle protagoniste grazie ad un eccellente equilibrismo dialettico.
La trama subisce un'accelerazione e mostra quanto fragili siano gli intenti filantropici quando si vogliono raggiungere obiettivi non sempre facili.
La morte della benefattrice dà una svolta decisiva al testo.
Senza anticipare il percorso di maturazione di Ester è importante sottolineare la capacità di Roberta Lepri di descrivere condizioni economiche differenti grazie ad una scrittura decisa, incisiva, pronta a mostrare i conflitti interiori delle due donne.
Sullo sfondo si dipana il quadro di un'Italia che sta cambiando volto.
L'autrice ci regala scampoli di vita differenti, evidenzia le condizioni difficili delle classi più deboli e apre un forte interrogativo sulle relazioni familiari e affettive, sul ruolo dell'istruzione e sul valore del lavoro femminile.
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