"Il club 27"
Giovanni Greco
Ponte Alle Grazie
"Ma come disabituarsi così d’improvviso a sé stessi? Al succedersi del giorno e della notte? Alle nevi dell’anno prossimo? Al rosso delle mele? Al rimpianto per l’amore, che non basta mai? Quante volte ci ho pensato: come disabituarsi a leggere i nomi, spalancare la finestra dopo la pioggia, aprire un sentiero nel bosco, stupirsi delle formiche che si carezzano le antenne, guardare il lago increspato dal vento? Pare impossibile, eppure tutti prima o poi finisce che ci si passa. Si passa."
"Il club 27, pubblicato da Ponte Alle Grazie, è un romanzo di rottura rispetto alla narrativa che affolla le librerie.
Parla di vita e di morte, di disgusto e di rabbia, di esistenze spezzate troppo presto, di eccessi, di gesti inconsulti, di disagio e di noia.
Ripercorre come in un album figure immortali unite da un'unica data.
Il 27 è l'età della morte di Jimi Hendrix, Basquiat, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse.
A dare voce a queste icone è una quattordicenne che nel cercare di imitarli vuole uscire da quel sé che non accetta.
La parola è forte, tagliente, come sdoppiata.
Il ritmo narrativo, diviso in capitoli, è il viaggio in un universo perduto.
Omaggio a coloro che hanno scavalcato ogni limite, si sono immolati ad una tragica fine.
Giovanni Greco, regista, attore, traduttore e scrittore, riesce a farci entrare nella mente della sua giovane protagonista.
Con lei affrontiamo la paura di esistere, il bisogno di trovare modelli, la solitudine e l'ansia di essere inadeguati.
Un romanzo forte, bellissimo e sconvolgente.
Un invito a continuare a cercare la luce anche quando il buio invade l'animo.
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