"Muro di silenzio"
Arnaldur Indridason
Guanda Editore
"In strada tutto taceva. La porta era stata lasciata aperta per agevolare l’accesso ai paramedici, i quali si affrettarono a entrare. Appena misero piede in casa, udirono uno strillo acutissimo salire dal seminterrato."
Inspiegabili sensazioni e strani rumori abitano una casa creando disorientamento negli inquilini.
Il ritrovamento di uno scheletro umano pone diversi interrogativi.
Ad investigare l'ex agente Konrõ, già presente in altri romanzi di Arnaldur Indridason.
Un personaggio tormentato dalla morte del padre.
Un caso giudiziario mai chiarito e con molte ombre.
"Muro di silenzio", pubblicato da Guanda Editore grazie alla traduzione di Alessandro Storti, si sviluppa su più piani narrativi che si intersecano senza mai incontrarsi.
Il noir ha sfumature esoteriche e ambientazioni cariche di mistero.
Sullo sfondo un'Islanda cupa dove le donne sono vittime di uomini violenti, dove intrighi e malaffare intorbidano le coscienze rendendole limacciose.
Bisogna trovare una connessione tra passato e presente, superare traumi individuare per intravedere un piccolo spiraglio di verità.
Il finale non completamente chiuso ci fa sperare in una nuova prova letteraria che certamente riuscirà ad intrigarci.
Scorrevole la scrittura, ben delineate le figure secondarie, geniale l'idea di introdurre elementi disturbanti che trasformano le case in luoghi dove regna la tensione.
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