"Il tormento e lo scudo" Laura Conti Fandango Libri
"Comincio a scrivere queste pagine il 15 maggio 1981, prima che si sia chiamati a votare per i referendum sull'ergastolo, sul porto d'armi, sui provvedimenti di pubblica sicurezza, e per i due referendum sulla legge 194 che concerne l'aborto."
Laura Conti ( 1921 - 1993) è stata una paladina delle lotte sociali, ambientali e politiche.
Coerente, lucida, sempre pronta al confronto ha difeso le sue idee senza mai tirarsi indietro.
Ha partecipato alla resistenza, è stata arrestata e deportata nel lager nazista di Bolzano, ha aderito al Partito Comunista fino al suo scioglimento.
Ma non si è mai rifugiata nell'ideologia.
Leggere "Il tormento e lo scudo", pubblicato da Fandango Libri, significa percorrere una strada che non sarà gradita a tutti.
Ci si chiede perché a distanza di tanti anni si propone un testo che parla di aborto.
La risposta è contenuta nel sottotitolo: "Un compromesso contro le donne".
Oggi più che mai bisogna ripensare al ruolo della figura femminile.
Verificare se abortire sia un diritto acquisito.
Comprendere che dietro ad una decisione così drammatica ci sia una frattura insanabile.
Verificare se le strutture ospedaliere abbiano un numero sufficiente di non obiettori.
Il testo ci invita a riflettere e a porci domande.
La scrittura è fluida e discorsiva.
Convincente la dialettica mai aggressiva.
Mi piace riportare una frase:
"Ragazzina, mi piacerebbe che la tua libertà, la tua signoria sul tuo proprio corpo non ti venisse né dalle provette dei laboratori nè dagli ingranaggi della macchina, ma ti venisse da noi.
Dalla nostra onestà intellettuale, dal nostro rigore, dal nostro vigore."
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