"Melancholia" Jon Fosse La Nave di Teseo
"Le vesti spariscono.
Soltanto le vesti.
Via.
Vesti bianche scompaiono, io cerco di afferrarle, ed ecco che proprio quando sto per toccarle, spariscono quelle, non si vedono più."
Jon Fosse, premio Nobel per la Letteratura 2023, sa costruire il testo creando diversi labirinti dove perdersi.
La sua ultima opera, pubblicata da La Nave di Teseo grazie alla traduzione di Cristina Falcinella, ha sfaccettature temporali differenti, disequilibri sintattici e ripetizioni linguistiche.
Le ossessioni del pittore norvegese Lars Hertervig sono dilatate da una scrittura quasi senza pause, un fiume di pensieri e di visioni.
Per lo scrittore trentenne Vidme studiarne le opere significa entrare in un mondo di luci e ombre.
Nell'incrocio di due esistenze vissute in tempi differenti si percepisce il progetto letterario dell'autore.
Farci vedere i meccanismi mentali deformati, le percezioni alterate, il rapporto tra arte e follia.
Un libro complesso dove i sentimenti vengono amplificati, distorti.
Dove non c'è pace per i protagonisti e per i lettori, spettatori impotenti di un dramma che si ripete e si sviluppa come una musica senza ritmo e senza tregua.
Commenti
Posta un commento