"La strega" Shirley Jackson Adelphi Editore
"Quando alzò la testa e lanciò un'occhiata allo specchio si rese conto, con una lieve fitta di sgomento, che non sapeva più quale faccia fosse la sua."
Leggendo "La strega", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Silvia Pareschi, si entra in un'atmosfera carica di pathos.
Si abbandonano le certezze per accogliere un universo dove l'impossibile diventa reale.
Nei tre racconti forte è la tensione narrativa, un crescendo che nel finale lascia sbigottiti.
Lo sdoppiamento è tema dominante, come una nota stonata che accettiamo perché ci conduce dove abbiamo paura di andare.
Con la sua scrittura cadenzata, senza forzature metaforiche Shirley Jackson continua a rivelarci la potenza della struttura piramidale.
Si sale insieme al bambino, alla ragazza, alla donna e nelle sale della creatività si affrontano i propri fantasmi.
Mentre il mondo sta cambiando e i luoghi si trasformano in labirinti cerchiamo una via di uscita.
Dovremo attraversare le fasi della crescita, tornare bambini, accettare la cecità degli adulti e sfidare quella parte di noi che ci vuole razionali e stanziali.
Si viaggia e si sogna, si incontrano strane figure, si oltrepassa il labile confine che ci separa dalla verità e finalmente si corre liberi e senza fardelli verso spiagge assolate.
Fidatevi, ci si perde e ci si ritrova diversi.
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