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"Icarus: Ascesa e caduta di Raul Gardini" Matteo Cavezzali minimumfax

"Questa non è un'inchiesta giornalistica. Non è un romanzo. Non è una drammaturgia o una sceneggiatura. Ma è tutto questo insieme". "Icarus: Ascesa e caduta di Raul Gardini, edito da minimumfax, è molto di più. È un viaggio nella storia più tormentata d'Italia, quella che si è voluta insabbiare perchè troppe sono le complicità tra Stato e poteri forti. È luce di verità su una imprenditoria malata, che rapace domina, controlla, crea alleanze anche illecite, rende sudditi giornalisti e politici. È la rivelazione degli intrighi mafiosi che dalla Sicilia con le loro radici avvelenate si insinuano nel tessuto nazionale e internazionale. "Sul caso Gardini ci sono verità che non sono mai emerse." Un suicidio con troppi buchi neri che il giornalista Matteo Cavezzali ripercorre mantenendo quella distanza emotiva necessaria a non inquinare i fatti. Lo scrittore continua ad interrogarsi sul percorso da intraprendere e in questo costante incontro c...

"Senti la sua paura" Peter Swanson Einaudi Stile libero

"S enti la sua paura": entri dentro quel circolo vizioso che trasforma ogni pensiero in un gigantesco, indefinibile incubo.  Peter Swanson è un maestro nel circoscrivere e rappresentare l'ansia provocata da uno stress post-traumatico. Se non avete letto questo poliziesco labirintico, pubblicato da Einaudi nella collana Stile Libero, congegnato con una precisione di pezzi ad incastro, fatevi tentare.  Ogni personaggio può pericolosamente attrarre verso il precipizio di problemi irrisolti. È liberatorio osservarne le manie con una lente di ingrandimento, vederli agire spinti da impulsi indomabili. Kate e la sua fame di pace, Corbin con troppi segreti, Alan e la timidezza di sguardi furtivi, rubati all'intimità altrui costituiscono tratteggi di personalità fragili, invischiati in un passato remoto che li schiavizza. I fatti accelerano con colpi di scena che il lettore non si aspetta e in questa continuo, ripetuto movimento narrativo centrifugo le pagine scorron...

"Impressioniste" Martina Corgnati Nomos

L'arte come affrancamento di genere: Martina Corgnati, direttrice della Scuola di Beni Culturali di Brera, con "Impressioniste", colma "un vuoto bibliografico" e attraverso una ricerca appassionata restituisce visibilità e voce a quattro artiste che hanno "raccontato le irripetibili combinazioni di luce e forme, di colori e di segni".  Apprezziamo "il linguaggio pittorico soffice e disarticolato" di Berthe Morisot, la immaginiamo emozionata mentre espone alla prima mostra degli Impressionisti, delusa per le pesanti critiche.  "Cosa se ne fa uno delle regole? Niente che valga la pena." In queste parole si concentra il pensiero e la determinazione di una grande artista. Eva Gonzalés, fiera, ambiziosa, allieva di Chaplin e di Manet, riesce ad acquisire timbri cromatici personali. In "Il sonno" la fluidità delle pennellate restuisce sacralità all'universo onirico. Di Marie Bracquemond conosciamo le difficolt...

L'educazione Tara Westover Feltrinelli

"Siamo tutti più complessi dei ruoli che ci assegnano le storie." Possiamo provare a far riemergere ricordi, scomporre ferite, disarticolare il passato. Resta sempre in profondità quel non detto, quella cancrena avvelenata da bugie che si è radicata come viluppo inseparabile, amaro. In "L'educazione", edito da Feltrinelli, tradotto in 25 paesi, è proprio la sostanza magmatica, gommosa, nascosta, che viene alla luce. Nel raccontare la storia di Tara, figlia di mormoni integralisti, c'è l'urgenza di spogliare infanzia e adolescenza dalla patina di omertà. Silenzio involontario, protettivo, rete che stritola e impedisce di crescere. Il romanzo autobiografico, ambientato nello stato dell'Idaho, che significa "perla delle montagne", racconta l'arte di arrangiarsi per sopravvivere.  Un'America abbrutita da lavori umilianti in contrapposizione al fascino dei College più prestigiosi. La Westover non scrive il solito, ba...

"La ragazza con la Leica" Helena Janeczek Guanda

La letteratura può fare miracoli. È quello che succede leggendo "La ragazza con la Leica", premio Strega 2018, edito da Guanda. Si sarebbe persa la memoria di Gerda Taro, prima reporter di guerra, figura di spicco nella emancipazione della fotografia.  Lo scatto diventa racconto, voce di tragedie immani, scarnificazione del senso tremendo, violento, inenarrabile della guerra. Helena Janeczek impiega anni di ricerca, visita i luoghi, studia i personaggi che ruotano intorno alla sua protagonista. E finalmente scrive.  Lo stile è asciutto, giornalistico. Lascia fuori ogni interpretazione mitica, restituendo al lettore solo la verità.  Lo fa attraverso tre figure che diventano nuclei della narrazione, coinvolti e appassionati cantastorie. Tracciano segni, evocano episodi, in un continuo rimando spazio temporale che trasforma il romanzo in un'epopea. È il bisogno di cambiamento, quella libertà interiore che permette di "vivere a tutti i costi, ma non a og...

"Inviata speciale" Jean Echenoz Adelphi

Se Jean Echenon con "Inviata speciale", edito da Adelphi, ha come obiettivo quello di sorprendere il lettore, ha raggiunto lo scopo.  Sfuggendo ad una catalogazione di genere lo scrittore passa dalla spy story all'analisi della situazione politica internazionale, alla commedia divertente con scioltezza e creatività. Sintetizzarne la trama sarebbe un grave torto al testo che dalla prima all'ultima pagina in cerchi concentrici crea una struttura complessa, apre varchi interpretativi, gioca con la suspance, intreccia più racconti. Ci si chiede come una "donna comune" possa diventare una spia capace di destabilizzare la Corea del Nord. Eccola Constance, dotata di un fascino discreto, soggetto e oggetto del contesto. Non è un'eroina e per questa sua normalità diventa marchio di una nuova strategia narrativa. Il personaggio non emerge mai, è in mano allo scrittore che con arguzia ne manipola scelte e identità. Si assiste ad un cambiamento continuo ...
Giampaolo Simi, scrittore, giornalista e sceneggiatore, fra gli autori italiani pubblicati in Francia nella “Série Noire” di Gallimard, ha vinto il Premio Scerbanenco con “Cosa resta di noi” e il Premio letterario Chianti con “La ragazza sbagliata”, entrambi pubblicati da Sellerio. Anche in “Come una famiglia” non manca l'elemento sorpresa. È come se volesse demolire il bisogno di certezze Quanto è cambiato il suo protagonista, Dario Corbo, nell'ultimo romanzo? Dario Corbo è un giornalista che aveva smesso di cercare i fatti e interrogarsi su di essi, come il suo lavoro gli avrebbe imposto. Da quando quel lavoro lo ha perso, la vita lo costringe beffardamente a fare inchieste. Talvolta intime e durissime, come questa. Da una parte ritrova il gusto, anche angoscioso, del dubbio come metodo per arrivare alla verità. Dall’altra scoprire la verità, che non esiste per piacere a noi, lo rende sempre più cinico e, talvolta, spregiudicato.  Ha la capacità di non lasciare mai ...