"Diario di un'invasione" Andrei Kurkov Keller Editore
"Il 24 febbraio 2022 non ho scritto quasi niente.
Svegliato dal rimbombo delle esplosioni dei razzi russi a Kiev, sono rimasto piantato davanti alla finestra del mio appartamento per circa un'ora a osservare la strada deserta, consapevole che la guerra era cominciata, ma ancora incapace di accettare questa nuova realtà."
Basta l'incipit per comprendere la partecipazione emotiva di Andrei Kurkov.
Il suo "Diario di un'invasione", pubblicato da Keller Editore nella Collana "Razione K", grazie alla traduzione di Elisabetta Venturini, non è solo il minuzioso resoconto del conflitto.
È la storia del popolo ucraino, la caratterialità dei suoi abitanti, il rapporto con le origini, l'amore per il proprio paese.
È l'anima e il cuore, il corpo ferito, le case devastate, il frastuono nelle strade, il silenzio sbigottito degli anziani.
È ciò che resta ed è tanto.
È la dignità e il coraggio, il desiderio di sopravvivere, la certezza che dalle macerie risorgeranno nuove città.
Ci si commuove leggendo le pagine intrise di una poetica che ricorda vecchi canti.
Viene narrata una quotidianità slabbrata, quasi inesistente.
Emergono frammenti di vite ed ognuna ha il diritto di non essere dimenticata.
Per tutti coloro che vogliono capire la verità, per coloro che non ci sono più, per chi resta questo testo è un prezioso documento.
Da leggere e far leggere, per non rimanere indifferenti, per ricostruire la pace.
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