"La verità e la biro" Tiziano Scarpa Einaudi Editore
"I vari strati temporali convergono in uno spazio solo, come succede nei sogni in cui una sola stanza ne condensa due o tre, abitate in diverse fasi dell'esistenza; come nella geometria non euclidea, multidimensionale, che, quando viene rappresentata nel nostro mondo tridimensionale e monotemporale dá vita a dei risultati paradossali."
È questa la scrittura di Tiziano Scarpa, una stratificazione di tempi, luoghi, immagini ed emozioni.
Bisogna immaginare un itinerario variegato con più percorsi che si intersecano, si scontrano, si proiettano su lastre trasparenti.
L'effetto è straordinario perché coinvolge la mente, il corpo in un vortice dove non esiste inizio e fine.
"La verità e la biro", pubblicato da Einaudi Editore, sconfina nella filosofia, nella morale, nell'etica.
È un viaggio di ricerca di una forma letteraria che affonda le radici nel mito, se ne distacca, entra nella dimensione intima dell'essere umano, ne coglie le ambiguità.
Il testo va letto con calma perché ricco di riferimenti culturali e letterari che vanno assimilati.
Ci troviamo di fronte ad una sorta di riabilitazione della verità in un mondo nel quale l'ipocrisia, la mancanza di lealtà nei confronti di sé stessi e degli altri, sta portando alla deriva le relazioni.
Ma attenzione, essere sinceri ha un costo e necessita di una coraggiosa autoanalisi.
La studentessa di filosofia, la giornalista misteriosa, il depresso misterioso, la storica dell'arte sono alcuni dei personaggi che animano le pagine.
"Squarci trasversali" di esistenze, parallelismi e sovrapposizioni, pensieri in libertà, speranza di autenticità.
Da leggere per scoprire quante parti di noi siamo disposti a condividere.
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