Passa ai contenuti principali

"Grande meraviglia" Viola Ardone Einaudi Editore Stile Libero

 


"Grande meraviglia" Viola Ardone Einaudi Editore Stile Libero






Difficile scegliere una citazione che sappia cogliere la bellezza e la purezza di "Grande meraviglia", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero.
Ogni frase ha uno spessore linguistico e stilistico, ogni parola è dosata con cura.
Un libro musicale, armonioso, trasparente.
Un gioco temporale impeccabile sottolinea quanto sia inessenziale misurare i giorni.
Quello che conta è entrare nell'animo dei personaggi, restituirli al lettore nella loro interezza fisica e psichica.
Viola Ardone supera sé stessa costruendo un romanzo che nella poetica della forma è viaggio nel luogo della segregazione.
Il manicomio diventa spazio di osservazione, incontro di solitudini e di fratture.
Donne tante ed ognuna narrata come voce inascoltata all'interno di un sistema che le vorrebbe mute.
Ad illuminare la narrazione la giovane Elba, cresciuta insieme alla madre nel "mezzomondo."
Quando la figura materna scompare la ragazzina, pur non essendo matta, resta nello spazio che la lega al ricordo della donna che l'ha partorita.
Un bisogno ancestrale e il desiderio di interpretare quel mondo slabbrato che la circonda.
La scrittrice non si ferma alla rappresentazione visiva e plastica del disturbo psichiatrico.
Con la delicatezza e la leggerezza che la contraddistinguono mostra gli effetti della legge Basaglia.
Ci invita a riflettere e a superare i falsi pregiudizi, racconta il legame tra la protagonista e il medico, mostra la difficoltà ad integrarsi.

"La pazzia non sparisce, e i manicomi nemmeno."

Un testo politico da leggere assolutamente.
Un'opera letteraria che colma il silenzio di chi si sente sano e restituisce dignità a chi ha perso la rotta.
Complimenti, Viola!!!!

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave