"Alzarsi presto" Sandro Campani Einaudi Editore
"I campi sono azzurri, le strisce di bosco nere, sembrano pesci bislunghi sdraiati nel sonno, a bocca socchiusa. Man mano che sali, i campi diminuiscono. Prendo la scorciatoia che usavamo per le gare coi carrioli, in tre curve ripide arrivo alla chiesa; passo la pineta, sfioro il paese dal di sotto: in piazza, ci fosse mai qualcuno, non saprebbe che io sono qui."
La poetica del ricordo, la trasfigurazione della bellezza, la comunione con quel sé bambino che ha sperimentato la semplicità del quotidiano.
La luce che sembra polvere magica, la terra che sa trasmettere percezioni, i suoni che regalano antichi canti come preghiere che per secoli hanno protetto i boschi.
A differenza di "I passi nel bosco" ( Einaudi 2020), "Alzarsi presto", pubblicato da Einaudi Editore, ha un taglio intimo.
Nei luoghi del prima si cerca conforto e forse perdono per essere andati via.
Nella passeggiata con il fratello c'è il bisogno di congiungersi a quella parte scarnificata dai pensieri.
Essere materia che si unisce alla materia, essere colore, ombra, origine di un progetto che abbraccio umano e divino.
Pagine inebrianti e vivide, parole che si fanno linfa vitale, esperienze di condivisione che sfidano il tempo.
Sandro Campani scrive un poema che nella semplicità del narrato filtra la meraviglia.
Fatta di fili sottili, stelle lucenti, albe e tramonti mentre il passo sincronizza il battito del cuore.
Siamo immersi in qualcosa di infinito e commossi stringiamo la mano dell'autore.
Sappiamo che ci farà sperimentare una dimensione nuova dove ogni foglia, ogni respiro, ogni sasso compone il nostro scenario introspettivo.
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