"L'arte e la morte" Antonin Artaud LOrma Editore
Nella ricerca di una parola che perda il suo valore onnipotente, nella scrittura fulminea e voluttuosa, nelle trasgressioni linguistiche, nelle infinite elucubrazioni visionarie sta la grandezza di "L'arte e la morte", pubblicato da LOrma Editore.
L'intraducibile grazie agli equilibrismi dialettici di Giorgia Bongiorno e Maia Giacobbe Borelli vive nelle pagine restituendo al lettore la meraviglia.
Quel mondo così difficile da interpretare, quelle suggestioni così tragiche e sublimi si fanno immagine ed entrano nel nostro immaginario.
Lo scambio di ruoli di personaggi come Adelardo ed Eloisa, la scarnificazione della percezione, la materializzazione delle fobie infantili, la relazione tra arte e finzione, tra morte e senso di rottura, tra segno che interpreta le allucinazioni, la libertà nelle associazioni mentali: motivi sufficienti per dedicarsi alla lettura di un testo sorprendente.
Un viaggio senza inizio nè fine, una interazione tra sensi e coscienza, una innovazione filosofica.
La raccolta di scritti va gustata come una nuova interpretazione del reale, dove tutto è concesso a chi vuole sporgersi oltre i limiti del sè.
Surreale e bellissimo, scenico e visionario il libro completa la conoscenza di un tempo letterario arricchendolo con provocatorie rivelazioni.
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