Passa ai contenuti principali

"La figlia del Vesuvio" Emanuele Coen SEM

 


"La figlia del Vesuvio" Emanuele Coen SEM 






Elvira Notari: la prima regista del cinema italiano.
Leggere la sua storia significa riportare alla luce la creatività, la passione, la determinazione e il coraggio.
Una donna che dal nulla insieme al marito Nicola realizza il suo sogno.
"La figlia del Vesuvio", pubblicato da SEM, è frutto di un accurato lavoro di ricerca accompagnato dal desiderio di narrare un'epoca.
Ambientato in una Napoli vivida di scorci il romanzo ha un andamento lineare.
Intreccia costume e tradizione con un taglio giornalistico che a tratti esplode in immagini folgoranti.
Il 900 diventa teatro di cambiamento e sarà proprio Elvira, detta la Marescialla, a subire il fascino del nuovo che avanza.
Legge, studia la città, osserva la folla e sceglie di rappresentare la strada, il popolo, la realtà che la circonda.
Matilde Serao è il suo riferimento culturale perché intuisce che il giro di boa coinvolge le donne.
Il giornalista Emanuele Coen alla sua prima prova letteraria riesce a regalarci un affresco colorato e autentico.
Con penna decisa traccia un prima e un dopo l'avvento del fascismo.
Lo fa con il rigore dello storico che si affida agli eventi.
Nell'esistenza della sua protagonista è scritto il DNA di chi non si arrende anche quando le acque diventano torbide.
Gli siamo grati per aver liberato dall'oblio una figura indimenticabile, una guida per tutti noi.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave