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Una Sicilia insolita raccontata da Leonardo Ruvolo




Il 19 ottobre alle 17,00 ad Alcamo, in via XV Maggio, nella "Casa degli Artisti", bene sottratto alla mafia, ormai punto di riferimento di estimatori della cittadina e del comprensorio, verranno presentate le numerose iniziative di "Landescape".



L'associazione nasce grazie ad un'idea di Leonardo Ruvolo, ventottenne laureato in giurisprudenza e con un Master in "Diplomazia". Dopo un'intensa esperienza al "macao" di Milano sceglie di rientrare nella sua terra.
"Ho sentito l'urgenza di riattivare il tessuto culturale e sociale del luogo in cui sono nato", mi racconta mentre sorseggiamo un bianco doc. 



"Bisogna riconsiderare le coordinate artistiche partendo da una rottura con il reale. Non una visione solo filosofica ma una vera azione politica proprio perchè il progetto prevede una continua evoluzione."



Sono curiosa di conoscere le ragioni che lo hanno spinto a spendere le sue energie nel luogo dove è nato.
Non ha esitazioni: "mi sono sentito confinato tra gli uomini, mi mancava la profondità della relazione, i colori di una Natura che non è statica. In Sicilia si ha la percezione del Tempo, un Tempo che è in sintonia con i cicli produttivi".



Riappropriarsi degli spazi reinventandoli ed ecco che la casa rurale della nonna in Contrada Scampati si trasforma in "posto segreto". 
La cura di ogni angolo, la suddivisione degli spazi, la realizzazione di un orto fanno respirare non solo il forte senso di accoglienza ma anche l'appartenenza fisica e mentale.
Intorno a Leonardo in questi anni si sono riuniti giovani e meno giovani e nel convivio semplice, nella elaborazione di un documento, nello stilare un progetto ogni voce diventa protagonista.
Già nel 2018 il "Mingling For Chimera" ha radunato 22 artisti di dieci nazionalità diverse. 



Il tema "Il rurale e la natura" ha permesso ai partecipanti di esprimersi liberamente cercando di entrare nel linguaggio di chi in questo paese vive. 
Questo è solo il primo dei miei appuntamenti con i meravigliosi ragazzi che stanno costruendo strategie comunicative alternative.
Ognuno ha un percorso e una storia da condividere. Sono certa che sapranno regalarci l'altra metà del cielo, quella che forse non riusciamo più a cogliere.




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