Passa ai contenuti principali

"Perchè comincio dalla fine" Ginevra Lamberti Marsilio




"Quando non si dorme le cose appaiono più vicine nel tempo e nello spazio".

Inseguendo ricordi Ginevra Lamberti, in "Perché comincio dalla fine", pubblicato da Marsilio, compone un romanzo a più voci. 
Cerca le parole, i gesti, i respiri di coloro che hanno animato la sua vita. 
Una riscrittura dell'esistenza, il bisogno di contenere la malinconia di fronte all'assenza.
"Le emozioni sono importanti" ma vanno diluite con una gestualità prevedibile e in questa prevedibilità ci si rifugia cercando di decifrare gli algoritmi che governano il quotidiano. Esiste una logica di fronte alla morte? Quali sono le reazioni di chi resta? Quali enigmi sono nascosti nei luoghi che accolgono i defunti?
La scrittrice intercala incontri con sconosciuti con aneddoti, piccole storie divertenti, scorci di città. C'è un parallelismo in tutta la narrazione e delle due strade proposte sarà il lettore a scegliere anche il mezzo di trasporto. Il treno della finzione o la macchina della realtà.



"Morire si deve, tanto vale farlo bene", una frase rivelatrice che trasforma il testo in una divagazione intellettuale dove non ci sono linee rette. È una corsa che mescola i tempi narrativi, un prima e un dopo che cela il momento personale del distacco. Quando dici addio a chi è carne della tua carne. Sulla scena cade il solenzio, solo immagini da preservare, preziose lacrime d'argento a coprire il rammarico per le frasi non dette.
Da leggere per comprendere che per arrivare a mettere nero su bianco le parole ingorgate nella mente, per spezzare il silenzio bisogna frantumare gli equilibri mentali e fisici. 
Essere liberi di far arieggiare le idee, ricomporle in un ordine che solo chi legge riuscirà a riordinare.
Tranquilli, c'è sempre un nuovo inizio anche dalla fine.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d