"La nostalgia che avremo di noi" Anna Voltaggio Neri Pozza
"Il passato mi sta troppo appiccicato addosso come un amico di cui non ci si può fidare, e che vivo il presente con la convinzione che dovrebbe essere un altro, quindi, in un certo senso, vivo un presente che non è mio. È per questo che m’innamoro in maniera diversa e piú opaca."
Una scrittura fatta di schegge di luce.
Una parola rarefatta e sottile
Uno stile che coniuga la competenza linguistica alle modulazioni emozionali.
Un libro dove osservare senza essere visti.
La poetica dell'inciampo, quell'attimo irripetibile e unico che dilata i fallimenti.
L'esordio narrativo di Anna Voltaggio ha i colori della nostalgia, il sapore aspro del tempo che passa, la lucidità di una realtà dove i sogni spariscono nel nulla.
Storie che coordinano un'unico accordo musicale, figure che si muovono nel territorio dell'inconscio e del desiderio ma restano sulla soglia.
"La nostalgia che avremo di noi", pubblicato da Neri Pozza" nella Collana Bloom racconta il solitario mormorio delle anime, l'insoluto, la sospensione.
Svuota di enfasi la letteratura, la rende viva e attuale.
Diventa specchio e noi abbiamo il bisogno di osservarci con distacco, senza paura.
Complimenti all'autrice.
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