"Pearl" Siân Hughes Atlantide Editore
"C'è una storia familiare di dolore.
Un dolore che si tramanda.
Come gli anticorpi nel latte.
Come una canzone."
Completamente diversa è l'inflessione sentimentale utilizzata da Siân Hughes in "Pearl", romanzo d'esordio pubblicato da Atlantide Editore grazie alla traduzione di Clara Nobile.
Nelle poesie che hanno ricevuto riconoscimenti e premi internazionali la scrittrice è più empatica e lirica.
In questa prova narrativa, selezionata per il Booker Prize 2023, ha una voce mai costante.
La storia della protagonista rallenta, va indietro nel tempo, coglie attimi e ricordi.
La perdita della madre viene scandagliata da più punti di vista attraverso una lucidità pungente.
Celate tra le pagine le lacrime rapprese di chi nel generare conosce il peso della responsabilità.
Un filo sottile unisce le figure femminili come un marchio che si stampa sulla pelle.
Nell'evocare i ricordi c'è la costante ricerca del senso della morte e al contempo il bisogno di mantenere vivo il legame con colei che non c'è più.
Un romanzo che non ha timore di confrontarsi con le proprie ferite ma che sa guardare avanti.
Una scrittura che può apparire distaccata e invece incarna la vera natura delle relazioni familiari.
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