"L'ultima cosa bella sulla faccia della terra" Michael Bible Adelphi Editore
"Non mi rimane molto tempo.
Sogno ancora il futuro anche se non ne avrò mai uno.
Fra sei giorni sarò senza peso.
Assassinato dallo Stato."
Un rogo causato dal giovane Iggy e la morte di venticinque fedeli.
"L'ultima cosa bella sulla faccia della terra", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Martina Testa, è un romanzo corale dove ogni voce cerca di interpretare la tragedia vissuta.
Un crescendo di pathos travolge il lettore che incredulo cerca di capire le cause di quel gesto insano.
Quando entra in scena il colpevole si resta disorientati e si ascolta con un misto di rabbia e di pietà.
Chi è veramente questa figura così ambigua?
Quanto la scomparsa dell'amico, l'amore per Cleo, l'esistenza deviata hanno influito sulla sua psiche?
Michael Bible al suo esordio letterario ci tiene in uno stato di sospensione fino all'ultimo rigo.
Esiste un'unica verità o bisogna cercare negli anfratti di una comunità che sa emarginare?
La scrittura è magnetica, a tratti ipnotica, veloce, tragica e bellissima.
Scorrono le pagine e niente si rivela come immaginavamo.
Il ritmo narrativo è arricchito da trasparenze linguistiche, visioni oniriche, vite immaginate.
Leggetelo e vi sembrerà "di scivolare via in una nebbia calda."
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