"Il giorno dell'ape"
Paul Murray
Einaudi Editore
Stile Libero
"Mano nella mano, notte dopo notte
Lontano dagli occhi voliamo
Nessuno può toccarci quando siamo in volo
Le nostre parole, i nostri sogni diventano il cielo.
Saliamo in alto, non visti Perfino le nuvole sono piú in basso di noi
E mentre i nostri corpi dormono, a miglia di distanza,
Ci facciamo vicini, cuore a cuore.
Sempre piú vicini, finché l’alba Non ci riporta alle nostre spoglie mortali
Al giorno e alle sue regole, anche se nei tuoi occhi
Vedo ancora il sogno notturno del nostro cielo."
Leggendo "Il giorno dell'ape", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero grazie alla traduzione di Tommaso Pincio, si ha la sensazione di precipitare.
Una caduta libera che travolge i personaggi.
Li conosciamo attraverso ritmi narrativi differenti.
Padre, madre, due figli.
La catastrofe economica è solo pretesto per scavare il solco che li divide.
Ognuno segue il declino attraverso strade che non riescono ad incontrarsi.
Galassie pronte ad esplodere mentre la scrittura denuda la realtà, la rende insopportabile.
Segreti, omissioni, solitudini sono frutto di una incomunicabilità che annienta e non redime.
Paul Murray ci regala un romanzo spettacolare, ci fa sentire il disagio e il vuoto di valori, ci trascina nel gorgo di esistenze insolute.
Da leggere assolutamente per imparare che non esistono certezze nelle relazioni e che l'amarezza, l'odio, la rabbia possono entrarci dentro come venti feroci.
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