"Le figlie di Shandong"
Eve J. Cheung
Corbaccio Editore
"In qualunque parte del mondo io mi trovi, rimango quella che ero e sarò sempre: il grano che germoglia dal suolo dello Shandong e i fiori del nord che sbocciano nella neve."
"Le figlie di Shandong", pubblicato da Corbaccio Editore grazie alla traduzione di Elisabetta De Medio, è storia di resistenza femminile e meravigliosa saga familiare.
Ispirata dal vissuto della nonna, Eve J. Cheung ricostruisce il passato con grande competenza storica.
Il romanzo, ambientato nel 1948 in Cina, nella zona rurale di Zhucheng, narra i pregiudizi e le discriminazioni subiti dalle donne.
Vittime di una cultura patriarcale hanno come compito primario quello di procreare l'erede.
Nella famiglia di Hai nascono solo femmine e la povera Chiang - Yue, è vessata e umiliata dal marito e dalla suocera.
Durante la guerra civile i maschi fuggono verso sud lasciando le donne a proteggere la casa.
In un susseguirsi di eventi queste figure femminili hanno il coraggio di fuggire.
Il loro è un vagabondare alla ricerca dell'agognata libertà.
La scrittrice, taiwanese -americana, si occupa di diritti delle donne e di eguaglianza di genere.
Il suo esordio narrativo è una rivelazione.
Riesce a restituirci la grinta di vere combattenti che, educate ad essere vittime, riescono a diventare protagoniste del loro destino.
Scorrevole la scrittura, intrigante la trama, capace di scuotere le nostre coscienze.
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