"Storia d'amore e macchine da scrivere"
Giuseppe Lupo
Marsilio Editore
"Il mio passato è una terra dove il violino di mio padre non suona più."
La poetica dell'addio, le struggenti parole di una donna alla quale hanno distrutto la memoria.
I fonemi enigmatici del vecchio Cibernetico, il suo modo guardingo di affidarsi ai ricordi.
L'attenzione del giornalista Salante Fossi nel cercare di scoprire il mistero di un'invenzione dal nome simbolico, Qwerty.
Una vecchia Olivetti Lettera 22, segno di un tempo e di un linguaggio universale.
Un amore che persiste come un albero che più volte colpito dalla tempesta non cede alla violenza.
"Storia d'amore e macchine da scrivere", pubblicato da Marsilio Editore, ha la perfezione sintattica dello studioso, il piglio della ricerca storica, la denuncia nei confronti di una tecnologia che azzera le emozioni, la fantasia di una narrazione che sa vagare nei territori inesplorati della psiche.
È incontro di universi ed esperienze, di personaggi indimenticabili, di confini mentali inesistenti.
Il prima e il dopo possono coesistere nel rispetto della creatività dell'essere umano.
Giuseppe Lupo ci regala una prova letteraria densa di significati.
Sa cogliere lo struggimento e la malinconia di chi ha attraversato la Storia, il lampo di genio, la brillante vivacità di un percorso Culturale dove il tempo è solo una capricciosa comparsa.
Il vento, il mare e ciò che resta di tanto amore....
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