"Ascensione" Martin MacInnes SUR
"Mi tuffavo e giocavo tra la spuma bianca e filamentosa, guardando le stelle diventare ogni notte più luminose man mano che la luna calava; mi perdevo e dimenticavo i miei punti di riferimento – il cielo, il mare – galleggiavo, rotolavo, affondavo nell’acqua più fresca, rispuntavo senza fiato sulla sabbia più compatta, e poi mi sedevo a riflettere sulle lunghe rocce piatte. Immaginavo tutta una vita così, a stretto contatto, per come la vedevo, con le cose del mondo."
"Ascensione", pubblicato da SUR grazie alla traduzione di Daniele A. Gewurz eIsabella Zani, ha una struttura composita, difficile da definire.
Nella prima parte del romanzo conosciamo Leigh e la vediamo crescere in una famiglia disarmonica.
La violenza e l'imprevedibilità del padre tracciano un'infanzia di incertezza emotiva.
Né la madre né la sorella riescono ad arginare il bisogno di rendersi invisibile.
A salvare la protagonista è il rapporto con il mare e con i suoi abitanti.
Il lavoro come biologa marina la porta a vivere esperienze incredibili ed è in questa fase della scrittura che il testo assume contorni fantascientifici.
La connessione tra reale e fantastico è esplorata con intelligenza e anche nelle scene più inverosimili ci sentiamo a nostro agio.
Martin MacInnes fa intravedere nuove e rivoluzionarie scoperte scientifiche.
Affida a noi il compito di decifrarne il senso e coglierne il messaggio di speranza.
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