"Corpi che contano"
Nadeesha Uyangoda
66thand2nd Editore
"[Lo sport può unire mondi, abbattere muri, e trascendere la razza, il passato, e ogni probabilità. Al contrario della vita, lo sport conta].
Le parole di Shehan Karunatilaka sono perfette per introdurre il saggio pubblicato da 66thand2nd.
"Corpi che contano" già nel titolo contiene il senso delle riflessioni di Nadeesha Uyangoda.
Nata in Sri Lanka, cresciuta in Italia, la scrittrice parte dal suo vissuto rendendo il testo molto empatico.
Le osservazioni nascono dalla meticolosa osservazione delle nostre comunità.
Il rapporto tra corpo e sport viene finalmente spogliato da ridicole mitizzazioni e analizzato attraverso la lente sociale, culturale, razziale.
"Le condizioni socio-ambientali influenzano il successo di un atleta, che, per quanto ci piaccia alimentare il mito della meritocrazia, è determinato, più che dalla volontà, dal capitale economico e culturale ereditato dalla propria famiglia."
La narrazione è scorrevole perché pone interrogativi senza cedere a facili e semplicistiche risposte.
Lo sguardo non è volto solo alle condizioni economiche che sono discriminanti.
Viene messa in discussione l'idea di sport come spazio per privilegiati.
È tempo di riscoprire il piacere di vivere la propria energia e di creare con l'io più profondo interazioni che coinvolgano mente e carne.
Tantissime citazioni in un viaggio necessario per riappropriarci di quei bisogni che un'élite vuole negarci.
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