"Come arcipelaghi" Caterina Perali Neo. Edizioni
"Fatico a vivere io.
Funziono bene nel breve termine.
O a distanza.
Oppure on line, on air.
Da un'altra parte.
In un'altra città.
Non subito.
Non per sempre.
Non sempre."
Ha il ritmo di una poesia ma è una frase tratta da "Come arcipelaghi", pubblicato da Neo. Edizioni.
Voce narrante è Jean, donna indipendente, con una rublica molto seguita sui social, un amore a distanza e un appartamento a Milano.
L'incontro con Chiara le rivela un universo sconosciuto, popolato da donne single, disposte a tutto pur di avere un figlio.
La clinica in Svizzera, la ricerca del donatore, le cure mediche raccontano un'esperienza che viene vissuta in silenzio, quasi come una colpa.
Caterina Perali ha il coraggio di parlarne con libertà ponendosi e ponendoci molti interrogativi.
Il rapporto con la maternità e con il proprio corpo, la difficoltà a vivere l'amore in pienezza, il bisogno di fare emergere i conflitti interiori.
"Tutto è impermanente, tutto è in continuo movimento.
Serve prenderne atto e smettere di porre resistenza al flusso degli eventi."
Non una resa, ma la consapevolezza di chi vuole scegliere in assoluta libertà il proprio destino.
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