"Ritorno a Brideshead"
Evelyn Waugh
Feltrinelli Editore
"Aveva pronunciato un nome che mi era così familiare, un nome stregato, dal potere così antico che, col suo semplice suono, i fantasmi di quegli ultimi anni tormentosi s’erano involati."
La splendida prefazione di Alessandro Piperno è la perfetta chiave di accesso alla lettura di "Ritorno a Brideshead", pubblicato da Feltrinelli Editore grazie alla traduzione di Ottavio Fatica.
Viene delineata la complessa personalità di Evelyn Waugh e da questa panoramica bisogna partire per comprendere le dinamiche che attraversano il romanzo.
Il libro, scritto nel 1944, adattato per la TV nel 1981, portato sul grande schermo nel 2008, ha forti tracce crepuscolari.
Protagonista è Charles Ryder che a distanza di anni evoca la sua giovinezza in compagnia della famiglia Flyte.
Il castello dove questi dimorano è simbolo di un'aristocrazia decadente e al contempo di un eden dove perdersi.
L'amicizia con Sebastian è apertura ad un universo che poco si adatta alle regole di una società intrisa da un cattolicesimo bigotto.
La trama ruota intorno ad un continuo dualismo.
Amore e peccato, tradizione e libertà, idealizzazione e demitizzazione sono le strutture narrative che alternandosi permettono al lettore di interrogarsi.
Un sarcasmo pungente, una lingua veloce, la ricomposizione della memoria senza filtri ideologici rendono il testo un classico senza tempo.
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