"Generations of love" Matteo B. Bianchi Fandango Libri
"È proprio questo a farmi sentire vivo, questa punta di inquietudine incuneata nella mia felicità quotidiana.
Io sono il tarlo che mi rode."
La scrittura di Matteo B. Bianchi è pervasiva, musicale, liquida.
Espressiva, luminosa, espansiva.
Rileggere"Generations of love" a distanza di anni significa tornare indietro nel tempo, ritrovarsi negli anni Ottanta e contemporaneamente sentire la modernità di una testimonianza che rompe gli schemi dell'auto commiserazione.
Quando il testo fu pubblicato nel 1999 aprì una strada alla letteratura gay e non solo.
Trasformò il romanzo di formazione in analisi psicoanalitica.
Inventò il linguaggio della gioia e dell' accettazione consapevole del proprio sé.
Oggi ad arricchire la narrazione vengono aggiunti capitoli in forma di racconto.
Viene fuori un affresco sociale, "extension" che riunisce i personaggi di allora.
Sono curiosa di vedere come verrà accolto il libro edito da Fandango Libri.
Mi piacerebbe che scatenasse dibattito, invitasse a vivere la sessualità con passione e felicità.
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