"Le bestie" María Fernanda Ampuero Gran Via
"Le persone non sono capaci di vedere sé stesse, ed è da questo che hanno origine tutti gli orrori."
Nella raccolta di racconti "Le bestie", pubblicato da Gran Via e tradotto da Francesca Lazzarato, cogliamo il lato oscuro dell'animo umano.
Esce a fiotti come un veleno che riesce ad inquinare la realtà.
Nelle scene dove prevale il disagio e lo squallore c'è il bisogno urgente di scoperchiare l'ipocrisia di adulti abituati a fingere, di uomini che nella violenza scaricano le loro debolezze, di donne che non sanno essere madri.
Il peccato dilaga, l'amore perde ogni purezza, i sogni sono incubi.
Corpi e odori pungenti sono metafore del disfacimento della società.
Le famiglie sono covi dove albergano segreti e vergogne.
In questo contesto dove il degrado è mentale riusciamo a cogliere la purezza di una parola che non inganna il lettore.
María Fernanda Ampuero ha il coraggio di sconvolgere la falsa armonia del mondo.
Nell'innocenza delle bambine che animano il testo leggiamo la speranza che quegli occhi, quegli sguardi, quelle risate non vengano spenti.
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