"Basta un filo di vento"
Franco Faggiani
Fazi Editore
"I pensieri, gli umori che stavano andando in una direzione si infilano senza preavviso in un'altra strada, che non si sa dove finisce.
Ma poco importa, tanto in fondo a quella strada non arrivano mai; subito dopo, se sì pensa, se si osserva, se si ascolta, tutto si trasforma di nuovo, e di nuovo ancora, all'infinito."
"Basta un filo di vento", pubblicato da Fazi Editore, pur nella linearità della trama ha evidenti tratti filosofici.
Già il titolo fa intravedere attraverso una metafora il senso profondo del romanzo.
Tutto cambia anche quando resta immutato.
Cambiano le persone, i sentimenti, i moti dell'animo, le passioni, gli amori.
In questo processo di trasformazione necessaria per crescere e maturare una forza contraria rallenta il passo.
È quello che succede al protagonista, Gregorio Baiocchi quando un'importante società straniera vuole comprare la tenuta di famiglia, la Conventina.
La tradizione o il progresso?
Ma la vera domanda è un'altra: si può frantumare il patrimonio culturale, sociale e antropologico?
Si possono strappare le radici?
Franco Faggiani crea una sorta di cerchio aperto permettendo al lettore di darsi delle risposte.
Ancora una volta la sua sensibilità poetica riesce a descrivere i luoghi con quella punta di magia che li rende unici.
Ci regala lo scorcio di una comunità che ha trovato il suo equilibrio, che alla terra è legata da un vincolo di rispetto.
A fare da collante la quotidianità del protagonista, le sue relazioni, il rapporto col figlio.
Elementi che evidenziano la capacità dell'autore di entrare nella psiche dei personaggi senza forzature, senza eccessi.
Anche noi attendiamo quel refolo di vento che ci permetterà di attraversare i bivi.
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