"Viva il lupo"
Angelo Carotenuto
Sellerio Editore
"Non capivamo neppure cosa fosse tutto quel rivolgimento nei pensieri e nel corpo che mutava. Quell’età dell’alterazione non aveva più giocattoli adeguati, non aveva un tempo libero sensato, era il rimescolamento improvviso di un periodo che ci era parso infinito come l’infanzia, il confine di qualcosa, ma non valeva ancora l’ammissione al mondo oscuro degli adulti."
Gabriele Perotti, in arte Puro, leader del gruppo rock Dorita, è uno dei giudici di un talent show musicale di successo.
Questi gli antefatti di "Viva il lupo", pubblicato da Sellerio Editore.
La perdita della voce del protagonista è inspiegabile ma a pensarci bene potrebbe essere causato da un fatto traumatico: la morte di Tete, sedicenne che Puro ha bocciato durante la selezione canora.
Assistiamo ad un progressivo cambiamento del personaggio.
Roso dal senso di colpa inizia un percorso di conoscenza di quei ragazzi ai quali ha spento i sogni.
Conosce la famiglia della povera Tete.
In questa ricerca quasi ossessiva di una verità c'è il bisogno non solo di scrollarsi di dosso il rimorso ma la necessità di capire l'universo giovanile.
Con uno stile ritmato Angelo Carotenuto costruisce un romanzo profondo, introspettivo, emozionante.
Scava nelle fragilità degli adulti, nella loro incapacità di essere guide affidabili, sulle conflittualità generazionali.
Indaga sui sogni e le illusioni, sul mondo patinato e non sempre autentico dei media, sulla ricerca di successo e di visibilità.
Uno spaccato veritiero e sincero di ciò che accade dietro le quinte e sulla finzione che rischia di essere scambiata per realtà.
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