"Quattordici giorni"
Margaret Atwood Douglas Preston Ponte Alle Grazie
"Raccontare ci ricorda dove siamo stati e indica dove stiamo andando. Dà senso all’insensato e fa ordine nel caos. Trasmette di generazione in generazione i nostri valori e afferma i nostri ideali. Accoltella i potenti, smaschera i disonesti e dà voce a chi non ha diritti."
Durante la pandemia causata dal COVID un gruppo di condomini di un palazzo nel Lower Side di Manhattan decidono di incontrarsi per raccontare storie.
È questo il filo conduttore di "Quattordici giorni", pubblicato da Ponte Alle Grazie e tradotto da Guido Calza.
In collaborazione con Douglas Preston Margaret Atwood ha l'idea geniale di unire i racconti di autori famosi e meno famosi che restano anonimi.
Obiettivo riuscito è quello di smontare la linearità delle antologie creando una struttura narrativa originale ed intrigante.
Ogni storia ha una sua struttura, una tematica, un'impostazione scenografica.
La lezione del libro ci stordisce.
Attraverso la parola condivisa riusciamo a sopravvivere anche alle prove più complesse.
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