"Estasi e terrore" Daniel Mendelsohn Einaudi Editore
"Estasi e terrore": due termini che sembrano antitetici.
È proprio dal connubio di queste parole che nasce l'opera di Daniel Mendelsohn, docente di letteratura al Bard College, critico, traduttore e profondo conoscitore della cultura classica.
Il viaggio che dai greci ci porta a Mad Men si sviluppa attraverso tre tappe fondamentali:
i miti di ieri, i miti in technicolor e i miti di oggi.
Saffo, Erodoto, Tucidide, Aristofane tornano ad essere attuali attraverso la lettura critica della vita e delle opere.
È questo l'obiettivo dell'autore, scorporare il suo compito da strutture didascaliche e mitologiche.
Invitare a cogliere ciò che ci unisce, ciò che trasforma il messaggio in riflessione soggettiva.
Colui che interpreta è parte attiva nel raccontare la letteratura.
Lo stesso vale per il cinema e per tutte le forme d'arte.
"Questo libro si può leggere come la mappa di un viaggio intellettuale - un viaggio che, come quello di Odisseo, ha richiesto anni per concludersi."
Il riferimento ad Ulisse non è casuale, è il superamento delle barriere temporali e storiche, la sfida dell'uomo che vive l'esperienza per imparare.
E questa raccolta di saggi, brillantemente tradotta da Norman Gobetti, è invito a leggere seguendo l'angolazione giusta.
I capitoli dedicati alla poesia hanno come protagonisti Kavafis e Virginia Woolf, entrambi schivi e infastiditi da interpretazioni fuorvianti.
Un testo ricco di argomentazioni, capace di regalarci un modo nuovo di percepire la Cultura.
Senza pregiudizi e con l'umiltà di chi sa che "c'è in gioco qualcosa di straordinariamente importante."
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