"La foresta del Nord" Daniel Mason Neri Pozza
"Erano arrivati lì nello splendore di giugno, braccati dagli uomini del villaggio, battendo le piste dei cervi attraverso valli e foreste, distese di felci e torbiere. Correvano veloci! La bruma si levava da campi e paludi."
La fuga di due giovani e il desiderio di sentirsi Adamo ed Eva.
La Natura incontaminata, il sussurro delle acque, la gioia della scoperta: ci aspettiamo che l'avventura continui.
Ma Daniel Mason ci stupisce costruendo un romanzo che ha come protagonista il paesaggio americano.
Il tempo passa, cambiano i personaggi, resta "La foresta del Nord."
Il libro, pubblicato da Neri Pozza grazie alla traduzione di Massimo Ortelio, è un gioiello storico.
Nel raccontare le vite di uomini e donne c'è il bisogno di mostrare i cambiamenti culturali e sociali.
Un approccio alla crisi climatica che coniuga una sfrenata creatività alla consapevolezza degli enormi danni causati dall'uomo.
Nei colori, nei suoni, nei mutamenti inesorabili sentiamo sulla pelle il grido di allarme di una terra che non si sente più madre.
La scrittura è impregnata da risonanze mistiche, da piccoli dettagli, dall'armonia di una parola che nel disfacimento dell'ambiente cerca ancora una possibilità di riscatto.
Per tornare ad apprezzare ciò che ci circonda, per ricordare che ogni roccia, ogni goccia d'acqua, ogni animale è dono da preservare.
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