Passa ai contenuti principali

"Gli incantatori" James Ellroy Einaudi Editore Stile Libero

 

"Gli incantatori" James Ellroy Einaudi Editore Stile Libero 





"MACCHINA FOTOGRAFICA UMANA

 Ricorda

Stampa in mente

Riavvolgi"


Solo un genio come James Ellroy può trasformare il noir in un quadro impressionista. 

Le innovazioni strutturali, gli stilemi scritti con cura, la caricatura dei personaggi, la sottile ironia, lo sguardo critico nei confronti di una società corrotta, la capacità di far fluire contemporaneamente più storie verso un'unica direzione, la velocità delle immagini, la sequenza temporale, la cura dei dettagli nella scena del crimine:  "Gli incantatori", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero grazie alla traduzione di Alfredo Colitto, è un libro perfetto.

Uno degli obiettivi decisamente raggiunto è quello di demitizzare l'universo patinato di Hollywood.

Altra tappa fondamentale del percorso narrativo è quella di far toccare il Bene e il Male e in questo avvicinamento permettere al lettore di collocarsi da una o dall'altra parte.

Ma il vero punto di forza del corposo romanzo è legato alla scelta di un'icona intoccabile come Marilyn Monroe.

Indagare sulla morte di questa figura spogliata da ogni fascinazione è una strategia letteraria di forte impatto emotivo.

Non abbiamo davanti una celebrità ma una donna sola e sofferente.

Le connessioni con la sparizione di una attricetta, il ruolo di un personaggio enigmatico come Freddy Otash, gli intrighi di potere ben orchestrati compongono l'affresco di un'America piena di ombre.

Nella scrittura dell'autore c'è una forza magnetica, un ritmo teso, un accavallarsi di eventi, una potenza ideativa che ancora una volta celebrano le qualità di uno scrittore polivalente, un mago della tensione, un equilibrista della parola scritta.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave