"White people rape dogs" Jacopo Iannuzzi Einaudi Editore Stile Libero
"Dentro e fuori da lunghi silenzi a cui ci lasciavamo andare insieme.
Lei sentiva il sapore del cielo, io tastavo le rocce.
Nel sole che tramontava le nostre voci rimbombavano creando geometrie.
Ci facevamo eco."
"White people rape dogs", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, vincitore del Premio Calvino, è poetica delle percezioni.
Libertà dei sensi, incontro di anime che vagano cercando l'eccesso.
Le droghe sono sperimentazioni, tentativi di mettere a tacere il corpo.
Diventare trasparenti, essere acqua e luce, avere paura di restare impantanati nel gorgo di un presente ostile.
Remo, Gioia, Jem, Pingu e quel modo sghembo di percepirsi.
Parole che si spezzano di fronte all'amore, "desiderio di semplicità", città coperte di polvere e vuoto.
"Bisogna sapersi ballare dentro, darsi vita.
L'amore è una circostanza, ma può anche non avere luogo.
Purché non desideri un limite."
Jacopo Iannuzzi scrive un romanzo straniante e bellissimo, poetico e ritmico.
Racconta la difficoltà di crescere e la voglia di non adeguarsi a modelli stabiliti, ci fa vivere notti folli e sogni ad occhi aperti.
Sa circoscrivere la solitudine e la complessità dei pensieri, le paranoie e i momenti di lucidità.
Per imparare che "c'è sempre qualcosa che non torna", "dare voce a ciò che proviamo e non rassegnarci al silenzioso dolore del tempo che passa."
Quanta poesia e quanta tenerezza ci vengono regalate.
Commenti
Posta un commento