"L'apolide" Alessandra Jatta Voland Editore
"Aver deciso di abbandonare la Russia le pesa in modo insopportabile. È un dolore quasi fisico: lo sente sulla propria pelle, lo annusa nell’aria che la circonda, non l’aveva abbandonata neppure la notte precedente, anzi, era stato allora che si era fatto più pungente, per la consapevolezza che sarebbe stata l’ultima sul suolo russo."
Torna in libreria Alessandra Jatta con la sua scrittura magnetica, scorrevole, vivida di Storia.
Chi ha letto "Foglie sparse" sa che l'autrice offre una panoramica realistica della Russia.
La rivoluzione d'Ottobre è lo spartiacque per portare alla luce gli eventi che travolsero gli assetti sociali e culturali della società moscovita.
"L'apolide", pubblicato da Voland Editore, riavvolge i fili delle circostanze che coinvolsero la famiglia Olsufiev.
Una scelta narrativa che ha certamente agganci con il nostro presente e già nel titolo ne cogliamo la portata.
In questa nuova prova letteraria emerge la figura della matriarca Olga e il turbolento viaggio verso Firenze è solo l'inizio di un'avventura intima e profonda.
Affidandosi a diari e a vecchie foto l'autrice ricostruisce la personalità della sua bisnonna.
Il coraggio, la determinazione e anche i lati oscuri di una donna che abituata ad una esistenza agiata deve fare i conti con una condizione sociale differente.
Sarà lei a guidare la famiglia verso un nuovo inizio ma il suo cuore resta frantumato.
La quotidianità difficile, il rapporto con una città bellissima e ignota, la preoccupazione per il destino del figlio maschio sono tratteggiati con profonda umanità.
Un romanzo bellissimo, costruito con sapienza, un omaggio a tutte coloro costrette a fuggire dalle proprie origini.
Leggetelo.
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