"Morte a Santa Rita"
Elia Barceló
Elliot Edizioni
"C’erano palme ovunque, grandi bouganville di diversi colori, olivi, pini, jacarande e fichi ancora spogli, filari e filari di cespugli di lavanda ancora senza fiori. Anche se non avesse suscitato così tanti ricordi, l’immagine era così bella che la fece sorridere."
Santa Rita è un piccolo borgo sulla costa spagnola.
Un luogo quieto dove i pochi abitanti sanno essere comunità.
Sofía è figura centrale, nonostante i novant'anni continua a scrivere romanzi e a coltivare segreti.
Il ritorno dopo vent'anni della nipote Greta, unica erede e sua traduttrice, cela altre verità.
Mentre sfilano davanti a noi i personaggi l'omicidio di una vecchia fiamma dell'anziana signora, scatena una cascata di sospetti.
"Morte a Santa Rita", pubblicato da Elliot Edizioni grazie alla traduzione di Francesco Proietti, è un noir anomalo.
Non è tanto l'evento criminale il fulcro del romanzo quanto le storie degli uomini, dei ragazzi e delle donne che gravitano intorno alla struttura narrativa.
L'anziano ex poliziotto Robles, la segretaria e braccio destro di Sofía, Miguel, insegnante di matematica cieco, Nel, giovane universitario sono solo alcuni attori di questo libro.
Tra i profumi della terra che si risveglia e i pranzi collettivi si snodano diversi racconti che creano un campionario di personalità eterogenee.
La scrittrice spagnola Elia Barceló sa intrattenere il lettore con una scrittura limpida, punteggiata da domande esistenziali.
Se il passato ritorna come fronteggiarlo?
Si possono arginare le ferite?
Come si affronta la perdita?
Tanti i quesiti che arricchiscono la trama.
Complimenti all'autrice per averci regalato un affresco corale.
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