"Bugie su mia madre"
Daniela Dröscher
L'Orma Editore
"Ho scelto la scrittura perché è la migliore forma possibile per indagare l'animo umano.
Sostanza e apparenza, menzogna e verità.
Ma non come una giudice o una terapeuta.
Piuttosto come un arbitro."
Per la tedesca Daniela Dröscher la scrittura è un modo per sopravvivere al passato.
Ricomporre l'infanzia e al contempo distanziarsene, cercando di analizzare gli eventi attraverso il filtro dell'obiettività.
"Bugie su mia madre", finalista al Deutscher Buchpreis 2022, pubblicato da L'Orma Editore grazie alla traduzione di Flavia Pantanella, è spietato, doloroso, introspettivo, bellissimo.
È un omaggio alla madre, vittima dell'ostilità del marito a causa del corpo eccessivo.
È il senso di colpa di chi non è accettato per la sua diversità, è rabbia rappresa.
È lucida analisi di un patriarcato radicato e irragionevole.
È la prigione di un matrimonio sbagliato.
È l'ambiguità di una figlia che assiste impotente alla perenne e devastante tensione familiare.
È il coraggio di guardare oltre le apparenze.
È ribaltamento dell'immagine standardizzata della figura femminile.
È la solitudine e la voglia di capire come cambiare le dinamiche di coppia.
"È fare un passo indietro.
Fermarsi.
Abitare il confine tra fuggire e combattere."
Il romanzo ci interroga sul nostro ruolo di madri e di figlie, ci costringe ad imparare ad accertarci, ci invita a guardare avanti e a credere che esiste un modo di amare in pienezza.
Commenti
Posta un commento