"Il prima e il dopo dell'acqua"
Laura Accerboni
Einaudi Editore
"C'era
una volta
un rogo
e accanto a lui
seduto
un filo di vento
che non smetteva
di soffiare."
Fuoco e vento: incontro di forze indomabili.
È questa la poetica di Laura Accerboni, costruita su immagini che evocano collisioni.
Città e case come prigioni, disorientamento spazio temporale, quartieri svuotati di umanità.
L'abisso circoscrive solitudini e desiderio di distruzione.
La finzione nelle relazioni, mitologie familiari da spezzare, sogni in frammenti, maternità conflittuale, paure ancestrali, colori sdoppiati.
Acqua che si rincorre nel verso breve, affilato.
Nell'incessante lavorìo del costruire e distruggere si percepisce il bisogno di voler ricominciare.
Prima bisogna accettare il nulla e lo svuotamento affettivo, poi correre verso quel dopo dove forse si troverà il proprio Io rinato.
"Il prima e il dopo dell'acqua", pubblicato da Einaudi Editore, è un coraggioso viaggio attraverso il collasso del reale.
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