Passa ai contenuti principali

"Il cuore del pellicano" Cécile Coulon Keller Editore

 


"Il cuore del pellicano" Cécile Coulon Keller 






"È pericoloso il successo, vi mangia la famiglia, la memoria."


Anthime è un ragazzino quando sente nel sangue il bisogno di vincere.
Da poco trasferito in un nuovo quartiere, legato in maniera viscerale alla sorella Helena, indossa una maschera in presenza dei genitori.
E quella maschera gli costerà cara.
Lo vediamo sfidare il proprio corpo pur di arrivare primo.
La corsa è adrenalina, obiettivo da raggiungere, scalata necessaria.
È una guerra tra la debolezza e la forza.

"Sono leggero, e invisibile"


"Il cuore del pellicano", pubblicato da Keller Editore nella Collana Vie grazie alla traduzione di Tatiana Moroni, ha una struttura narrativa a più voci.
Difficile identificare un protagonista perchè ognuno racconta la sua versione dei fatti.
Fortissima è la tensione narrativa quando prende la parola Joanna, che fin da ragazzina ha amato alla follia il giovane atleta.
Il presente le riserva rabbia, lacrime e incapacità di comprendere la fuga del marito.
Le parole sono lancinanti, inquiete, i ricordi sono fiumi di lava.
La sorella Helena ha il coraggio di affermare:

"L'intimità vi impedisce di prendere le distanze.
Vedete soltanto di fronte, niente ombre, niente contrasti, niente segreti nascosti sotto le pile di lenzuola pulite."


Chi può dire di conoscere realmente Anthime?
Da cosa fugge?
Da un amore impossibile, da una storia che stritola, da un pubblico che applaude?
Nel finale teso e drammatico non ci sono più maschere: un volto disfatto dalla resa, la disperazione di chi per tutta la vita è stato solo.
La scrittura di Cècile Coulon è una continua accelerazione, un varco che si apre per mostrare la falsa e intollerabile finzione di chi per esserci deve ogni giorno superare sè stesso.
Una parola che sgonfia la nostra idea di eroismo, mostrando senza veli le nostre fragilità, la disarmonica incomunicabilità tra generazioni, l'illusione di amare, la solitudine caotica di tutti noi.



Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c...

"Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore

  "Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore  " Ogni creatura, anche le pietre, sembrava in attesa dell’evento, e i mattoni per l’eccitazione aprivano crepe sulle pareti per sfuggire alle malte. Avvertivano quanto fosse incontrollabile e necessaria quella novità ." La profezia sta per avverarsi. Cosa ci si aspetta? È questa la domanda urgente che ci pone Giosuè Calaciura nella sua nuova prova letteraria. "Una notte", pubblicato da Sellerio Editore, è un viaggio di riconoscimento. È il passaggio tra l'aspettativa e la realtà. È l'attesa del cambiamento, il bisogno di speranza, la necessità di entrare nella dimensione del mistero. La Parola che si incarna e diventa vita. Una bambina madre che si accosta allo stupore. Il bambino buono e l'uomo cattivo, il pescatore e la donna perduta, la maga e il pastore. La folla che incede seguendo una luce. Il balenio di una stella, la risata e il pianto, il dolore e la resa, il coraggio e la paura. È il se...

"Pathemata" Maggie Nelson Nottetempo Editore

  "Pathemata"  Maggie Nelson  Nottetempo Editore  "Sto cercando di farmi amare." Un dolore fisico diventa sperimentazione di una scrittura che attraverso la frammentazione è un percorso liberatorio di conoscenza del Sé. Il corpo attraverso la bocca esprime un disagio che va analizzato e compreso. "Pathemata", pubblicato da Nottetempo Editore grazie alla traduzione di Alessandra Castellazzi, rifugge da ogni classificazione letteraria. Come nel precedente "Bluets" il breve testo entra in contatto con quella parte più intima della coscienza. Si fa racconto di episodi passati, di una relazione amorosa complicata, di ciò che significa amare. Esplicita attraverso il sogno la perdita del padre e dell'amica e nello spezzettamento sintattico prova a ricucire poesia e pensiero, parola e consapevolezza. Maggie Nelson ha il potere di trasmettere in un testo breve il senso di una sofferenza che è plastica, malleabile, privata e pubblica. La letteratura di...